
A febbraio si è tenuta la Conferenza dell’industria solare –Italia 2012, dove è emerso, nonostante l’incertezza normativa che da anni caratterizza il nostro paese nel settore delle rinnovabili, un quadro piuttosto positivo. Le industrie del solare sono, di fatto, tutte impegnate nella corsa verso nuove tecnologie sempre più innovative e sostenibili. In quell’occasione si è discusso dell’ipotesi di un Quinto Conto Energia, nonostante il Quarto Conto sia da poco stato emesso e duri fino al 2016, che possa favorire maggiormente gli impianti fotovoltaici integrati e promuovere la crescita del settore.
La bozza del Quinto Conto Energia è stata da poco resa pubblica dal Ministero dello Sviluppo Economico ed è già è centro di discussione. Gli operatori criticano il taglio degli incentivi, ma soprattutto le continue modifiche normative legate al settore rinnovabili (per Valerio Natalizia, il presidente Gifi-Anie, queste molteplici variazioni sono "un fattore di forte squilibrio per il mercato").
Il nuovo Conto Energia potrebbe entrare in vigore già il prossimo 1° luglio, con ben 54 mesi di anticipo dalla fine del Quarto (che a sua volta aveva un 20 mesi di anticipo).
Cerchiamo allora di capire insieme quali novità potrebbe portare questa nuova riforma, che prevede uno stanziamento per le tariffe incentivanti agli impianti fotovoltaici, agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e agli impianti fotovoltaici a concentrazione di importo pari a 500 milioni di euro l’anno (quasi dimezzato rispetto a quello odierno).
Viene previsto un limite di spesa semestrale degli incentivi pari a un importo di 80 milioni di euro, a cui si aggiungono 10 milioni per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e altri 10 milioni per gli impianti fotovoltaici a concentrazione. Sono ammessi, infatti, alle tariffe incentivanti solo gli impianti iscritti nei registri di posizione semestrali – che devono però entrare in funzione entro un anno dalla data di pubblicazione delle graduatorie. È il GSE ad occuparsi della redazione delle tre graduatorie (impianti fotovoltaici, impianti fotovoltaici integrati e innovativi, impianti fotovoltaici a concentrazione) seguendo precise priorità.
Questa novità prevede l’obbligo di iscrizione a un albo degli impianti, azione che era già prevista per quelli di grandi dimensioni, per tutte le installazioni che presentano una potenza maggiore ai 3 kW, si estende così anche ai cosiddetti impianti fotovoltaici domestici per il risparmio dell'energia in bolletta (che possono arrivare a 6 kW di potenza).
Le priorità, inoltre, che riguardano gli impianti domestici privilegiano nell’ordine della graduatoria:
- gli impianti fotovoltaici installati su immobili certificati in almeno classe D o superiore;
- impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o in amianto;
- impianti installati in aziende agricole fino a 200kW di potenza;
- impianti realizzati da Comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti;
- impianti installati su serre, pergole e tettoie (nell’ordine);
- viene data precedenza rispetto alla data del titolo autorizzativo dell’installazione;
- minor potenza dell’impianto,
- viene data precedenza rispetto alla data di richiesta di iscrizione al registro.
La graduatoria favorisce così le tipologie più integrate, quelle con tecnologie innovative ed efficienti, o che recuperano spazi da risanare (vedi sostituzione tetto in amianto).
Quella sopra brevemente presentata è solo la bozza del Quinto Conto Energia, in attesa del testo ufficiale.