
Il riscaldamento a pannelli radianti permettono di ottenere un buon risparmio energetico nella gestione della propria abitazione e per questo l’installazione di questo tipo di impiantistica gode degli incentivi fiscali, con la detrazione del 55%.
Il riscaldamento radiante utilizza il calore di tubazioni poste dietro le superfici degli ambienti da riscaldare, ottenendo un calore omogeneo. A differenza di un impianto di riscaldamento tradizionale funziona a basse temperature, con la circolazione di acqua in genere tra i 30° e i 40° C (da qui deriva il risparmio) e non come negli impianti di riscaldamento tradizionali a radiatori che utilizzano acqua calda con temperature variabili da 50°C ad 80°C. Inoltre, funziona per irraggiamento quindi non genera movimento d’aria - come in quello tradizionale - e evita le problematiche legate alle polveri e all’omogeneizzazione del calore negli ambienti.
Esistono in commercio tre tipologie di impianti di riscaldamento radiante:
- Pannelli radianti a pavimento;
- Pannelli radianti a parete (o con listello radiante a battiscopa);
- Pannelli radianti a soffitto.
Quelli a pavimento si differenziano a loro volta in base alla disposizione delle tubazioni e possono essere:
- a spirale;
- a serpentina;
- a griglia (poco usato nel residenziale).
I pannelli a parete sono, invece, di norma installati lungo le pareti dell’ambiente che danno all’esterno, così da limitare le dispersioni termiche con l’isolamento. Questa tipologia non è consigliata per chi ha ampi locali, in quanto il calore non potrebbe essere sufficiente per il riscaldamento.
Quelli a soffitto sono i meno diffusi , in quanto anche se l’impianto è meno ostacolato da eventuali arredi e non implica grandi lavori come quello a pavimento, è causa del cosiddetto “Hot head effect”: il disagio dato dalla maggiore temperatura a livello della testa rispetto a quello di piedi.
Il riscaldamento radiante migliora il benessere termico, riduce i consumi e i costi in bolletta, riscalda l’ambiente senza movimentare l’aria e sollevare polveri ed è inoltre positivo per il risparmio di spazio – recuperato dall’eliminazione dei termosifoni – e il consequenziale valore estetico e qualitativo acquisito dall’ambiente.